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E ritorno da te cara maratona

È successo di nuovo. Ci son cascata di nuovo per dirla alla Lauro.

Cara maratona, tra qualche giorno saremo di nuovo io e te, come ai vecchi tempi. Tornerò in un luogo dove ci siamo già incontrate, quando ero qualche anno più giovane e con un po’ di esperienza in meno sulle spalle. O forse dovrei dire nel cuore e nelle gambe.

Per tre anni ti ho lasciato nel cassetto dei ricordi. Poi lo scorso settembre, al termine di un viaggio in bici che probabilmente mi ha segnato più di quanto mi sia resa conto, qualcosa è scattato.

Mi sono resa conto di una cosa: mi manchi mia cara maratona.

Mi manca il percorso di avvicinamento al grande giorno, per cui lavori settimane, mesi aspettando solo di scoprire come sarà quel momento. Mi manca la sensazione di insoddisfazione dopo un allenamento andato male. Mi manca la disciplina, la metodicità e la programmazione necessaria per prepararsi a correre 42.195m.

[…] sei stata una maratoneta, ora non lo sei più.

La verità fa male.

Le parole del mio coach per quanto mi siano suonate amare rispecchiano la realtà dei fatti.

Sono stata una maratoneta, non lo sono più, ma lo voglio ancora essere.

Non riesco a pensare ad altro se non al desiderio di riguadagnarmi quell’appellativo che per anni è stato un’estensione del mio nome.

Mi sono allacciata le scarpette e con un nuovo programma alla mano ho ripreso a correre.

Ho avuto circa un mese per cercare di trasformare la forza muscolare sviluppata negli ultimi tre anni trascorsi quasi solo esclusivamente a scalare grandi salite in bicicletta in una tipologia di forza ed energia che potesse essere funzionale al mio obiettivo: correre di nuovo una maratona.

Ho dovuto ricordare al mio corpo come si corre e quali sensazioni provoca la corsa, nel bene e nel male. Sotto un certo punto di vista è stato come ricominciare tutto da capo.

È un percorso che non ho intrapreso da sola. Al mio fianco Matteo, il mio coach storico che per quanto mi reputi fuori dalle righe mi asseconda sempre nelle mie idee.

Poi c’è Davide, il doc, il mio fisioterapista, prezioso in questa fase di passaggio da uno sport all’altro per tenere a bada tutte quelle piccole problematiche, muscolari e non, che sono insorte dopo aver ripreso a correre.

Infine c’è Felicina, la mia nuova nutrizionista con cui ho iniziato un nuovo percorso alimentare, sempre ed esclusivamente su base vegetale, che ha lo scopo di farmi raggiungere il pieno della forma per consentirmi di ambire alla mia migliore performance.

In questo seppur breve ma intenso percorso di avvicinamento alla mia undicesima maratona, oltre ai tre professionisti che ho appena citato ho la fortuna di avere al mio fianco:

  • New Balance in veste di sponsor tecnico, un brand con cui condivido l’ambizione di voler essere i migliori, porsi degli obiettivi, credere fermamente in quello che si sta facendo per fare in modo di conseguire gli obiettivi che ci si è prefissati;

  • Alba Optics, brand italiano di occhiali da sole che ha voluto ridar vita a forme del passato in chiave moderna grazie all’utilizzo delle ultimissime tecnologie;

l’ultimo modello presentato, Mantra, è stato pensato per essere pratico, leggero ma soprattutto veloce da mettere e togliere grazia alla struttura unica con asticelle che non si piegano; le lenti VZUM fotocromatiche consentono di avere una perfetta visibilità in qualsiasi condizione di luce; i Mantra saranno gli occhiali con cui correrò la maratona;

  • Dinamo, brand di integratori sportivi 100% naturali e made in Italy che mi fornirà un completo piano di integrazione, pre-durante e post gara; una buona performance deve essere accompagnata da una sana e corretta alimentazione e integrazione, priva di agenti chimici e conservanti artificiali così da non creare problemi di digestione con l’assunzione prolungata durante lo sforzo, come accade negli sport di endurance.

Mia cara maratona, ti ho cercata e mi hai cercata. Non so cosa succederà nel momento in cui ci rincontreremo. Me la farai pagare per averti voltato le spalle? O mi prenderai per mano per accompagnarmi in questa nuova avventura?

Non posso prevedere cosa succederà, ma non vedo l’ora di scoprirlo.

Valencia, ARRIVO!

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Do What You Love. More.
Chi ero, chi sono e chi voglio essere: la mia (seconda) maratona di Valencia

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