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La rivoluzione del sistema Boa Fit

Non molto tempo fa ho partecipato a una delle tante serate dedicate alla stampa, blogger ed influencer. Adoro queste occasioni di aggregazione, dove ho modo di incontrare vecchi amici e conoscerne di nuovi, raccontare e ascoltare storie incredibili e ovviamente posare gli occhi sulle ultime novità presenti negli stand dei brand partecipanti.

È proprio in una di queste occasioni che ho scoperto il rivoluzionario sistema Boa Fit.

In realtà, osservandolo meglio, ho avuto un flashback di quando d’inverno mi lanciavo sulle piste innevate con il mio snowboard. Ricordo la difficoltà nel riuscire a stringere a sufficienza le stringhe dei miei scarponi a causa del freddo che mi gelava le dita, oltre che degli escamotage per sistemare le estremità eccedenti dei lacci. Già allora avevo notato sugli scarponi di altri snowboarder questa misteriosa tanto curiosa rotella che consentiva, in pochi semplici gesti, di allacciarli alla perfezione e senza fatica.

Chi l’avrebbe mai detto che a distanza di qualche anno mi sarei ritrovata di fronte allo stesso meccanismo, ma questa volta applicato alle calzature da running?

IN COSA CONSISTE?

Il sistema Boa Fit si struttura su tre semplici componenti fondamentali: una rotella, un laccio e una guida. Questi tre elementi, collegati tra loro, consentono di personalizzare la calzata per renderla il più confortevole possibile, oltre a renderla estremamente pratica e veloce.

COME FUNZIONA?

Una volta indossata la scarpa sono sufficienti due semplici mosse prima di poter iniziare a correre: spingere la rotella verso il basso per fissarla e girarla in senso orario per stringere il laccio fino al livello di confort desiderato. Non correremo più alcun rischio di doverci fermare nel bel mezzo dell’allenamento, o peggio della gara, per doverci allacciare le stringhe a causa di un nodo fatto male, e potremo dire addio per sempre ai doppi nodi!

Al termine dell’attività sarà sufficiente tirare la rotella verso l’alto (a questo punto si sentirà un click), i lacci si allenteranno permettendoci di sfilare la calzatura in un semplice gesto.

È curioso come questo sistema sia trasversale a discipline diverse, offrendo i suoi vantaggi non solo agli sport invernali e al running, ma anche al ciclismo, golf, alpinismo, escursionismo e molti altri, adattando di volta in volta la configurazione senza stravolgerne il funzionamento, in modo tale da riuscire a garantire sempre la massima precisione e controllo sulla calzata.

Le mie New Balance Sonic provviste della rotella L6, super resistente e dal meccanismo versatile

Chissà se nel 2001 il fondatore di Boa, Gary Hammerslag, si sarebbe immaginato un successo di tale portata quando decise di realizzare la sua idea nata dal desiderio di non dover più interrompere le sue escursioni tra le montagne rocciose del Colorado per doversi allacciare gli scarponi. Senz’altro c’è da riconoscergli che ha rivoluzionato il fit delle calzature con l’introduzione di una semplice rotella con la quale eseguire piccole ma precise regolazioni, che riescono a migliorare la stabilità della scarpa e di conseguenza l’andatura nel caso del runner.

Sono sempre stata abituata a essere iper scrupolosa ad allacciare le scarpe da allenamento, fin dai tempi della ginnastica aerobica, in cui le probabilità di inciampare in una stringa slacciata sarebbero state altissime. Tutt’ora quando indosso le scarpe da corsa mi preoccupo di stringere accuratamente i lacci fissandoli in un doppio nodo che mi fa stare più sicura. In questa mia fissazione, quasi maniacale, trovo che il sistema Boa Fit possa fare la differenza, permettendomi di raggiungere il fit perfetto della scarpa, senza rischiare di stringerla troppo o al contrario troppo poco.

Consiglio di provare Boa Fit anche a tutti i triatleti, in quanto potrebbe essere l’arma vincente per risparmiare minuti preziosi nella fase di cambio dalla bici alla corsa.

In altre parole, più Boa Fit System per tutti!

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Estate, tempo di trail running
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