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NIKE Joyride

La nuova stagione è alle porte. Il calendario delle gare a cui partecipare durante l’autunno è quasi pronto. Fremo dalla curiosità di sapere come il mio coach avrà articolato il programma degli allenamenti, un programma che contemplerà, oltre alla corsa, anche sedute di nuoto, core stability, pilates e yoga. Giorni di recupero e di riposo, che non dovranno mai mancare. Durante il periodo di preparazione verso un obiettivo, sia dopo sessioni particolarmente impegnative che post gara, bisogna saper allentare la presa per poter puntare ai migliori risultati.

Agli allenamenti più impegnativi, ad alta intensità, come il fartlek e le ripetute, alternerò sedute di cross training e allenamenti a bassa intensità, come lavori di corsa facile con frequenza cardiaca controllata.

Così come intervallerò le sedute di allenamento lo stesso farò con le scarpe che utilizzerò, prediligendo un modello ben ammortizzato e stabile per le corse più lunghe e uno più leggero e reattivo per i lavori di velocità. E per le scorse di scarico?

Non avevo mai preso in considerazione la possibilità di destinare un paio di scarpe appositamente per questo tipo di allenamenti, che a dirla tutta, tendo anche un po’ a sottovalutare, pur rendendomi conto di sbagliare. Nike mi ha aperto gli occhi invitandomi all’evento Recovery Panel, in collaborazione con Runner’s World, in cui si è parlato di come affrontare al meglio gli allenamenti così detti di recupero. Sono intervenuti numerosi esperti ma soprattutto sono state presentate le nuove Nike Joyride.

Joyride è la scarpa da running che Nike ha realizzato dopo un’accurata ricerca che aveva il fine ultimo di capire cosa mancasse sul mercato running in questo momento. In un panorama di scarpe studiate per migliorare la performance ciò che mancava era una scarpa da utilizzare nei giorni in cui si corre easy, senza guardare né il ritmo né i tempi.

Per svolgere al meglio il suo dovere e consentirci di correre “spensierati”, Joyride è stata realizzata in modo tale da assorbire efficacemente gli urti e garantire un’ottima ammortizzazione, per di più personalizzata, in base alle specifiche esigenze di ciascuno di noi. Il suo segreto? La presenza di migliaia di microsfere nell’intersuola.

Si contano circa 11.000 microsfere nel modello da uomo e circa 8.000 in quello da donna. Ma a cosa servono? Queste microsfere in TPE (miscela di polimeri, ovvero molecole, di diverso tipo, in questo caso plastica e gomma) sono racchiuse in capsule che consentono loro, all’impatto con il suolo, di espandersi in tutte le direzioni secondo uno spostamento che viene definito multidimensionale. Le capsule evitano che le microsfere si disperdano lungo tutto l’arco plantare, provocando una sensazione di fastidio. Il sistema di microsfere e capsule è distribuito strategicamente lungo la pianta del piede: è più fitto sul tallone, dove le capsule sono di dimensioni maggiori, per dare maggior confort e ammortizzazione, per poi diradarsi nella zona centrale, donando alla scarpa una migliore reattività. La vera novità, oltre all’utilizzo delle microsfere, consiste nell’aver inserito la tecnologia a diretto contatto con il piede. Il risultato è una soletta interna dinamica che si adatta ad ogni tipo di appoggio, assicurando una personalizzazione fuori dagli schemi.

Inutile dire che la sensazione quando le si calzano per la prima volta è insolita, sembra quasi di percepire sotto le piante dei piedi ciascuna minuscola microsfera che si muove ad ogni nostro minimo spostamento. Ho iniziato in primis a camminarci e successivamente a correrci, e devo dire che ci si abitua praticamente subito a quella sensazione che da strana si trasforma in piacevole, iniziando ad essere percepita come una coccola, una sorta di automassaggio.

 

Da quando le ho provate mi è venuto spontaneo utilizzarle nei giorni in cui avevo in programma uscite di corsa facile, a sensazione. Sono il giusto compromesso tra ammortizzazione e reattività, con un altissimo livello di confort. Questa era la scarpa che mi mancava.

Se anche voi siete curiosi di provare a correre come su delle bolle l’attesa è terminata perché dal 15 agosto le Nike Joyride sono finalmente disponibili. Fossi in voi non me le lascerei scappare 😉

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RUSH, la nuova linea di abbigliamento di Under Armour
Focus on relevant: SLASTIK

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