BlogPensieri di corsa

Correre: una passione passeggera?

Correre è un gesto spontaneo, istintivo, naturale. Ci si sbilancia in avanti, come se si volesse cadere, si mette un piede avanti all’altro e il gioco è fatto.

Si può iniziare in autonomia, in qualsiasi momento. Se si è in cerca di qualche consiglio non sarà difficile trovare un amico o un parente già corridore pronto a qualche suggerimento. Senza dimenticare il web, il grandissimo contenitore di informazioni. Basta domandare e si troveranno tutte le risposte che si cercano. O forse non proprio tutte.

Ho riflettuto su cosa stia succedendo al mondo del running in questo periodo. Lo spunto di questa riflessione è partito da una ricerca condotta da Asics. È emerso che a seguito del lockdown il numero dei runner è aumentato in maniera esponenziale. Il dato non mi ha sorpreso più di tanto. Dopo aver trascorso mesi chiusi in casa le persone hanno riscoperto il bisogno di svolgere attività fisica all’aperto. In un contesto del genere la corsa ha fatto da padrone. Ma affievolita l’ondata di entusiasmo iniziale i nuovi corridori si sono scontrati con le prime difficoltà: che tipo di allenamenti fare? Quali scarpe utilizzare? Come sceglierle? Cosa fare per evitare l’insorgere di dolori muscolari o articolari?

Tutti ribadiscono quanto sia facile e semplice iniziare a correre. Ma ci si sofferma sempre poco su quanto sia invece difficile continuare a farlo.

Dove trovare la motivazione per non mollare?

Fissare un obiettivo è la strada più semplice. Per esempio una distanza con cui misurarsi. In una situazione di normalità si sceglierebbe una gara, si evidenzierebbe la data sul calendario e si inizierebbe la preparazione. Non smetterò mai di ripetere l’importanza di affidarsi a un coach professionista che ci sappia guidare nella programmazione degli allenamenti e ci possa accompagnare al grande giorno.

Ma ora che le gare sono ancora poche, con tante restrizioni e norme da rispettare, fissarsi un obiettivo del genere potrebbe non essere la strategia giusta per non gettare la spugna. È difficile per chi già correva prima, immagino quanto lo possa essere per chi ha appena iniziato. In fondo corriamo tutti per obiettivi. Ed è proprio questo il fulcro del discorso.

Qual è il motivo per cui continuare a correre?

Dobbiamo rivedere per quali tipi di obiettivi corriamo. Per arrivare alla fine dell’allenamento senza avere la sensazione di sputare un polmone da un momento all’altro, per riuscire a correre un’ora senza bisogno di fare pause o soste, per riconoscere e dirci che siamo stati bravi per non aver mollato di fronte alla prima difficoltà, per gustarci una pizza a fine allenamento come premio di gratificazione. Che male c’è nel gratificarsi con qualche buon cibo? L’obiettivo non deve sempre coincidere con il raggiungimento di una finish line, magari in un determinato tempo e con una medaglia al collo. C’è dell’altro. C’è molto di più. La corsa è molto di più.

Il mondo è cambiato? Abbiamo il coraggio di cambiare anche noi.

Arriverà il tempo per tornare a gareggiare, ma non deve per forza questo il momento. Io in primis mi sono reinventata una routine di allenamento. E sapete una cosa? Mi piace, mi piace molto questo nuovo modo di allenarmi, senza gare all’orizzonte.

Non rassegniamoci. All’inizio nulla è facile. Ricordiamo quante sfide abbiamo già superato nel corso della nostra vita: da piccoli abbiamo imparato a stare in piedi, a parlare e poi a scrivere. Abbiamo imparato a stare insieme agli altri, a voler bene ad alcune persone, e ad amarne altre. Provate a pensare se ci fossimo arresi alle prime difficoltà quante cose ci saremmo persi.

Abbiamo la possibilità di scegliere. Non c’è una strada giusta o sbagliata.

Ogni conquista ha bisogno del suo tempo. Tanto o poco che sia. Il tempo è relativo. Rallentiamo. Rendiamoci conto dei nostri progressi, premiandoci per non aver mollato.

Possiamo decidere se fare entrare la corsa nella nostra vita oppure no. Al pari di una persona. Ci sarà il momento delle presentazioni, poi quello in cui si farà conoscenza. Potrebbe essere l’inizio di una nuova amicizia che un domani potrebbe diventare un grande amore.

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