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Brooks Adrenaline GTS 20. Quando cambia tutto (o quasi).

Se non fossi una runner e leggessi di sfuggita Adrenaline GTS 20 su qualche cartellone pubblicitario oppure nel titolo di qualche articolo pubblicato online, molto probabilmente penserei che si tratti di un nuovo film d’azione.

La casualità ha voluto che proprio nel 2020 le Adrenaline di Brooks, giunte alla loro 20° edizione, compissero esattamente 20 anni dal loro primissimo lancio. Una fortunata serie di coincidenze.

Nonostante avessi già trovato pazzesca l’edizione 19, le Adrenaline GTS 20 sono tornate con delle consistenti novità.

L’aspetto più importante che differenzia i due modelli è senz’altro l’evoluzione del Guiderails, il sistema che offre un supporto versatile e intelligente, a misura di ciascun runner, incentrato sulla stabilità di tutto il corpo, a partire dalle ginocchia.

Vediamolo più nel dettaglio.

Nelle Adrenaline GTS 19 il Guiderails veniva creato partendo dall’intersuola della scarpa, al quale veniva fatto seguire uno strato di colla, la parte esterna del supporto ovvero il bumper, un altro strato di colla e infine il bumper interno.

Nella nuova versione il bumper esterno è realizzato con lo stesso materiale dell’intersuola e viene direttamente integrato con questa, cambiamento visibile anche a livello estetico. Il bumper interno invece si ottiene secondo un processo chiamato CO-MOLDED, ovvero pressando insieme, ma con densità diverse, due mescole.

Sono state quindi eliminate le colle, aspetto che ha fatto acquisire maggior leggerezza alla scarpa ma cosa ancor più importante è migliorata la percezione che si prova durante la corsa. Il supporto riesce a lavorare meglio e con maggior sinergia sia con il piede che con la scarpa stessa.

Altro elemento di novità è la tomaia. Oltre a essere realizzata in mesh con 3D Fit Print è stata privata di alcune strutture per renderla più avvolgente, senza stringere eccessivamente. È più elastica e al tempo stesso traspirante, ma soprattutto riesce a lavorare in perfetta sinergia con il resto della scarpa.

Non ho mai fatto mistero di quanto mi siano fin da subito piaciute le Adrenaline e il supporto Guiderails. Con loro ho corso la maratona che ricordo con le migliori sensazioni di sempre a livello di performance. Tuttavia nel corso dei mesi mi sono imbattuta in pareri discordanti sul giudizio della scarpa, soprattutto da parte di chi aveva la tendenza a pronare.

Con le novità che sono state apportate alle nuove Adrenaline, sparite le colle e avendo integrato il supporto direttamente con l’intersuola, l’effetto sarà di maggior comfort e ancora maggior sostegno. Un sostegno silenzioso ma presente.

Se già prima, solo con il nome mi facevano venire in mente i film d’azione in stile James Bond, ora indossando le Adrenaline GTS 20 nella loro versione nera, così elegante e decisa, mi potrei quasi sentire un personaggio di uno di quei film, in cui ci sarebbe da correre forte per inseguire l’antagonista di turno. O forse corro solo troppo forte con l’immaginazione.

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10km Stramagenta
Cross: la mia esperienza

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