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Il viaggio alla scoperta delle 361° Sensation 4

Indossare un nuovo paio di scarpe da corsa è come iniziare un nuovo viaggio per cui non vedo l’ora di partire e scoprire cosa mi aspetta. Al suo termine avrò un nuovo bagaglio di sensazioni, le stesse che mi avranno accompagnato lungo tutto il percorso.

Il mio viaggio con le Sensation 4 di 361° è iniziato qualche settimana fa. Ci siamo prese fin dal primo istante. Mi sono piaciute non appena le ho viste ancora dentro la scatola, di un color rosa shocking per nulla banale, smorzato dal nero e dall’arancione che insieme disegnano la trama della tomaia.

Le ho prese in mano per osservarle più da vicino, ma solo per poco, perché per capire una scarpa ci devo prima di tutto correre. Così senza troppi indugi le ho calzate e sono uscita. Nulla di impegnativo né specifico per iniziare, solo 50 minuti di corsa facile, o come alcuni dicono “a sensazione”.

Le Sensation 4 rientrano nella categoria di scarpe stabili, ed è esattamente quello che ho percepito fin dai primi passi: una sensazione di estrema stabilità. Ciò è reso possibile in primis dalla costruzione in Morphit della tomaia, senza cuciture, in mesh leggero e super traspirante, rinforzato in punta da una protezione morbida, che agisce dall’esterno offrendo comfort e sostegno ma che grazie alla presenza del sistema Morphit Sleeve che avvolge il piede dall’interno della tomaia, offre addirittura un doppio supporto. L’allacciatura Morphit Lacing migliora ulteriormente il fit della scarpa agendo dinamicamente su più livelli durante il movimento.

Oltre alla stabilità sentivo che queste scarpe mi stavano dando qualcosa in più. Il plus a cui faccio riferimento è la dinamicità. Disponendo di un ampio volume nella parte anteriore il piede riesce a muoversi in maniera naturale e così la spinta è più efficace, merito del QU!K Flex 4Foot Engineering e della tecnologia Full Ground Contact del battistrada.

I minuti passavano e la sensazione di comfort era costante. Con l’intersuola in QU!KFOAM che le attraversa in tutta la loro lunghezza si ottiene un mix equilibrato tra supporto e stabilità.

Dopo questa prima uscita ne sono seguite altre, tutte di media/lunga durata. Con le Sensation 4 ho corso il mio primo lungo di 25 km in preparazione alla maratona di Amsterdam e il risultato è stato davvero soddisfacente. Ho trovato il giusto equilibro tra cushioning e reattività, l’ideale per correre a lungo, quindi mantenendo un ritmo facile ma al tempo stesso che dia modo di essere incrementato. Infatti offrono un’ammortizzazione eccezionale e duratura oltre che un ritorno di energia costante.

Avrei potuto tenerle indosso a oltranza, senza accusare alcun fastidio. Questo è reso possibile grazie alla presenza di alcuni dettagli come la linguetta rinforzata nella parte alta da una sottile imbottitura che evita fastidi da irritazione oltre ad avere un design anatomico che si adatta ad ogni movimento senza premere sulla caviglia. Anche la conchiglia posteriore è provvista di una speciale fodera e relativa imbottitura per evitare fastidi da irritazioni.

Il mio viaggio con le Sensation 4 è appena iniziato, ma è bastata la strada già percorsa insieme per capire che c’è intesa tra di noi. Nella preparazione della mia nuova maratona, dove ho l’obiettivo di migliorare il personale sulla distanza, attualmente di 3 ore e 30 minuti, potrebbero essere le compagne ideali. Sarebbero in grado di offrirmi il supporto di cui ho bisogno per correre tutti i km di allenamento ma al tempo stesso mi consentirebbero di incrementare i ritmi di quel tanto da farmi avvicinare, e spero raggiungere, il mio traguardo personale, grazie al loro perfetto mix di stabilità e dinamicità.

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