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Una StraLivigno di novità

Lo scorso 20 luglio la StraLivigno ha raggiunto la sua ventesima edizione. Un traguardo importante che è stato celebrato con grandi novità che non potevo assolutamente perdermi!

Ho organizzato tutto in quattro e quattr’otto: ho completato l’iscrizione alla gara, riuscendo ad aggiudicarmi la felpa by Scarpa, sponsor dell’evento, il gadget principale del pacco gara destinata ai primi 1.000 iscritti alla 21k individuale, e ho prenotato nello stesso hotel dove ho alloggiato l’anno scorso, l’Hotel La Montanina, fondato nel 1954 la cui gestione è stata tramandata di generazione in generazione fino ai giorni nostri.

Il sabato mattina sono stata svegliata dai raggi di sole entrati dalle fessure delle tende della mia camera. Dopo qualche sbadiglio mi sono alzata e mi sono diretta verso la finestra. Tirate le tende, davanti ai miei occhi c’era un magnifico paesaggio: montagne dalle mille varietà di verdi e marroni il cui profilo sembrava disegnato con una matita nell’azzurro del cielo.

Dopo un’abbondante colazione a base di prodotti freschi, come la crostata e svariate qualità di pane, il mio preferito quello alla segale, tipico valtellinese, era il momento di andare a ritirare il pettorale all’Aquagranda, il centro dedicato allo sport, al divertimento e al relax, punto di riferimento a Livigno, completamente ristrutturato che a breve vedrà ultimata anche la realizzazione dell’attesissima pista di atletica. Qui di fronte, alle ore 16, sarebbe partita la StraLivigno, posticipata di un’ora rispetto lo scorso anno.

Con il pettorale in mano, ripercorrendo la via pedonale in direzione dell’hotel, sono letteralmente inciampata in due miei compagni di squadra, Andrea e Diego, anche loro a Livigno per l’anniversario della nota corsa.

È stato difficile resistere alle tagliatelle con i funghi a pranzo, ma dovendo correre nel primo pomeriggio ho preferito restare leggera, ordinando un semplicissimo riso in bianco condito con un filo d’olio. Mi sarei rifatta con una succulenta cena post gara.

Le ore tra il fine pasto e la partenza si sono volatilizzate e mi sono ritrovata all’ultimo a dovermi preparare in fretta e furia. Sono riuscita ugualmente ad arrivare con un quarto d’ora d’anticipo, giusto in tempo per raddrizzare il pettorale sulla canottiera, sistemarmi i capelli che avevo cercato di riordinare in una treccia e ritrovare Andrea, Diego e Antonio, altro compagno del De Ran Clab trasferitosi ormai da qualche tempo in Valtellina.

Nessuno start è mai stato più puntuale, alle 16 in punto siamo partiti in più di 1.200 per la Stralivigno numero 20. Altra novità di questa edizione è stata la modifica del primo tratto del percorso, che ci ha permesso di correre i primi km nel centro storico del paese, in mezzo agli applausi e le urla di incitamento delle persone a bordo strada e dei negozianti accorsi fuori dai negozi per l’occasione. È stato davvero bello!

Non posso dire lo stesso della mia partenza, che non è stata delle migliori. Per stare dietro ai miei compagni sono partita troppo forte e in men che non si dica mi sono ritrovata a corto di fiato. Ho pensato al motivo per cui ero lì, per divertirmi e godermi il paesaggio che mi avrebbe riempito gli occhi di lì a poco, così ho decelerato e ho cercato di trovare la mia andatura, senza pensare a nessun’altro se non a me stessa.

Usciti dal paese si è proseguito per qualche km sulla ciclabile prima di iniziare a fare sul serio, imboccare il sentiero sterrato e muovere i primi passi in salita. Non era davvero la mia giornata, la fatica era palpabile e il fiato era di nuovo spezzato. Mentre cercavo di trovare la forza per proseguire pensavo a quali potessero essere le cause della mia debolezza e mi son tornate in mente le parole di Matteo, il mio saggio coach, che senza peli sulla lingua mi aveva sconsigliato di partecipare invitandomi a staccare un po’, specialmente dal campo di gara. Che avesse ragione lui? Sarà stato anche per via dei 28 km di trail in notturna corsi a meno di una settimana? Sta di fatto che ormai ero in ballo e dovevo ballare!

Ho spostato l’attenzione sul sentiero e sui miei passi. Ai piedi calzavo le Brooks Cascadia 14 su cui sapevo di poter contare in quanto a stabilità e tenuta sul terreno di montagna. Laddove non riuscivo a correre camminavo, per poi riprendere il passo superato il punto critico. Ricordavo molto più lungo il primo tratto, invece nonostante la fatica mi è sembrato di raggiunger in fretta la metà della gara. Stava per iniziare la parte più bella, paesaggisticamente parlando. Un continuo sali e scendi con strappetti spezza gambe, ma che regalavano scorci di panorami che davano un senso alla sensazione di bruciore che proveniva dai miei muscoli affaticati.

Il caldo non ha reso la mia corsa più semplice, anzi, è stato un ulteriore elemento di indebolimento. Ma rispetto alla pioggia e al freddo della scorsa edizione ho preferito di gran lunga soffrire per le temperature un po’ più elevate del previsto, sostando qualche secondo in più ai ristori per bere un sorso d’acqua.

È stato molto bello vedere come persone di tutte le età si siano sparpagliate lungo il sentiero di montagna per acclamare noi runner. Avere un po’ di tifo extra di tanto in tanto mi ha permesso di recuperare un po’ di energie per lo sprint finale.

Iniziata la discesa ho tolto il freno alle gambe e le ho lasciate girare libere, dando inizio alla mia rimonta. Ho superato un runner dopo l’altro fino al traguardo che ho tagliato a detta dello speaker “con grande eleganza”. Forse è stato il pensiero della medaglia di legno realizzata dagli artigiani locali che mi aspettava che mi ha fatto accelerare negli ultimi km.

Così nel giorno del 50° anniversario dello sbarco sulla luna di Armstrong, correndo la ventesima edizione della StraLivigno sono riuscita a conquistare un inatteso 5° posto di categoria in 1h 53 minuti. Questo non può che essere uno stimolo per fare ancora meglio l’anno prossimo! E dopo questa bella notizia non mi rimaneva che brindare e recuperare le energie a suon di forchetta (mantengo sempre la parola data!).

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Montevecchia Night Trail
Brooks Cascadia 14

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