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PIL’ART: l’arte del Pilates per i runner

Pazienza e perseveranza sono qualità essenziali per il successo e la realizzazione finale, per ogni cosa per cui valga la pena sforzarsi.

Joseph Pilates

Ormai sono prossima a correre la tanto attesa maratona di New York. La fase di carico della preparazione si è conclusa con la Clusone-Alzano Run. Per le ultime tre settimane prima della 42k è previsto lo scarico: allenamenti meno faticosi, sia in termini di kilometraggio che di intensità.

In questo periodo non c’è il rischio di fare troppo poco, ma di fare troppo. Eseguo gli allenamenti di Matteo, il mio coach, come da tabella, senza strafare né pretendere troppo, anche se è difficile contenere le energie. Ho bisogno di muovermi per sentire i muscoli vivi e stare bene. Poiché sono “limitata” con la corsa sto puntando sul nuoto e su allenamenti funzionali complementari alla corsa.

La mia amica Laura mi ha suggerito di frequentare una lezione di Pilates in un nuovo studio aperto da poco a Monza: PIL’ART.

PIL’ART è uno studio di Pilates e Body Flying (di cui vi avevo parlato in questo articolo) nel centro di Monza che è stato inaugurato il 15 settembre da Letizia e Chiara, entrambe ex ballerine che si sono gradualmente avvicinate a queste due discipline diventandone insegnanti. All’ingresso mi hanno accolto con un bel sorriso facendomi sentire subito a mio agio.

L’ambiente è piccolo ed essenziale, i colori neutri sulle pareti favoriscono la concentrazione senza dare adito a distrazioni. Nella sala sono presenti tre Reformer, uno rialzato e due a terra. Con piacere ho scoperto che non sarei stata sola durante la lezione: pronti ad aspettarmi c’erano Caterina, triathleta che avevo conosciuto in occasione della MoMot, e il marito Simone, triathleta con numerosi IronMan alle spalle e osteopata che collabora con il centro.

Non era la mia prima lezione di Pilates, ho praticato questa disciplina per molti anni e ne conosco i principi. Tuttavia cambiando studio, metodo e soprattutto insegnante le lezioni non sono mai uguali e ogni volta scopro sfaccettature diverse dello stesso metodo di allenamento.

Dopo averci brevemente spiegato che tipo di lavoro saremmo andati a svolgere, ciascuno di noi si è posizionato su un macchinario e Letizia ha dato il via alla lezione. Avendo come allievi una runner e due triathleti Letizia ha strutturato una lezione incentrata sulla mobilità, l’allungamento e la forza, focalizzandosi sulla parte inferiore del corpo.

Partendo da alcuni esercizi per la mobilità delle caviglie siamo passati a movimenti più specifici per le gambe. Eseguiamo poche ripetizioni di uno stesso movimento, curandone però ogni aspetto, respirazione compresa. “Poco movimento ben programmato ed eseguito con precisione, in una sequenza bilanciata” la differenza del metodo Pilates è racchiuso in questa frase.

Letizia ci osserva attenta e ci corregge le posizioni dandoci consigli e suggerimenti. Ha un modo di parlare molto pacato e una postura molto elegante, mentre cammina sembra quasi che stia eseguendo una sequenza di passi di danza.

Mi sono molto divertita a simulare il gesto della corsa sul Reformer, tenendo un piede fermo sul pavimento e l’altro sul lettino che dovevo allontanare e riavvicinare vincendo la resistenza delle molle, prima con il supporto delle mani appoggiate alla barefoot poi stando in perfetto equilibrio solo sulle gambe, bilanciandomi con il movimento delle braccia, proprio come se stessi correndo.

Abbiamo poi cambiato attrezzo, spostandoci sulla Chair, che deve il suo nome alla forma e all’utilizzo. Abbiamo lavorato sia da seduti che in piedi, ma si possono effettuare anche esercizi in stazione prona e supina effettuando così un programma di allenamento completo. Per compiere correttamente i movimenti è fondamentale la coordinazione e il controllo di tutte le parti del corpo che lavorano in sinergia.

La lezione si è conclusa con effetti speciali. Letizia e Chiara hanno spostato le macchine per il Pilates per fare spazio ai teli del Body Flying!

Abbiamo allungato la catena posteriore stando in sospensione sui teli a testa in giù lasciando che si riattivasse la circolazione. Questa posizione sarebbe ideale da assumere al termine di allenamenti running particolarmente lunghi e impegnativi.

Essendo una lezione di prova non è stata particolarmente faticosa per me che già conoscevo il Pilates. Ma Letizia è a disposizione per offrire lezioni personalizzate per tutti i livelli e per ogni esigenza. È stato un piacere conoscere lei e Chiara alle quali auguro un grosso in bocca al lupo per il lancio della loro nuova attività!

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