BlogPensieri di corsa

L’alba di un nuovo giorno

Suona la sveglia. Con una dose di coraggio tiro fuori il braccio da sotto il piumone e con la mano cerco a tentoni il telefono per stoppare quel suono tanto fastidioso. Durante la delicata operazione faccio cadere libri e altri piccoli oggetti appoggiati sul comodino. Vittime inevitabili.

Cerco di fare tutto velocemente prima che mi passi la poesia e mi rituffi a letto. Mi guardo riflessa nel grande specchio dietro al lavandino in bagno, senza tuttavia vedermi davvero. Sono ancora nel mondo dei sogni. Mi butto un po’ d’acqua fredda in faccia, insistendo sugli occhi, senza strofinare. Le rughe se devono venire che trovino da sole la strada.

Mi faccio una treccia alla bell’è meglio e poi vado a vestirmi. Il 99% delle volte ho preparato tutto la sera prima.

Calzo per la prima volta le Gel Nimbus 23. Lascio che il piede prenda posto in questa nuova versione della scarpa che ha visto muovere i miei primi passi di corsa. Avverto una sensazione di grande morbidezza, come se il piede fosse avvolto da soffici cuscini in memory foam.

Ultimo step prima di uscire di casa: un caffè. Amaro. Come l’allenamento a stomaco vuoto che mi aspetta.

Circa 30 minuti per uscire di casa. Sono le 7:30 ed è ancora buio. Seleziono la modalità corsa sul mio orologio, attendo qualche secondo perché prenda il segnale gps. Al segnale sonoro premo il tasto START.

Muovo i primi passi che mi conducono fuori dalla mia via. È sempre meno peggio di quello che mi aspetto. Il freddo, l’intorpidimento dei muscoli dopo la nottata. Basta partire con calma e lasciare tempo al corpo di capire cosa gli si stia chiedendo di fare. Il perché ha smesso di chiederselo. Prendo un ritmo, buono o no non mi importa ora, non lo controllo nemmeno.

Corro e guardo avanti a me, senza prestare attenzione a nulla in particolare. Come quando ero davanti allo specchio. Poi qualcosa attira la mia attenzione. È l’alba all’orizzonte. Una nuova alba, simbolo di un nuovo giorno, un nuovo inizio. Per ammirarla in tutte le sue sfumature di rosa, rosso e arancio spalanco gli occhi che fino a quel momento erano stati più simili a due fessure.

Il mio corpo si sta svegliando, così come anche la mia mente. L’aria frizzante mi è d’aiuto per prendere coscienza su me stessa e sul mondo che mi circonda. Senza alcun pensiero in testa, ancora lontana dagli impegni che mi attendono al rientro a casa. È la magia della corsa all’alba.

Mi prendo cura della salute della mia mente al pari della salute del mio corpo. È una relazione indissolubile. La pandemia ha messo a dura prova la nostra salute mentale, per questo motivo è bene non trascurarla.  Questo è il fulcro su cui si sviluppa la nuova campagna Asics, che è da sempre portavoce del concetto Anima Sana In Corpore Sano. Il brand ci invita ad uscire a correre nelle prime ore del giorno e beneficiare di tutti i suoi effetti positivi. Ma non finisce qui. Per ogni corsa condivisa sui social media con un semplice scatto, sarà sufficiente un selfie, utilizzando l’hashtag #SunriseMind Asics effettuerà una donazione a favore di Mind, un ente benefico per la salute mentale. Tutti i fondi raccolti saranno utilizzati a sostegno della ricerca per la salute mentale in ambito sportivo, con l’obiettivo di portare sempre più persone a fare movimento.

Torno a casa ed è giorno. Un nuovo giorno, che per iniziare ha richiesto una dose di buona volontà. Quella di cui bisogna avere sempre grandi scorte da sfruttare nello sport e nella vita in generale. Basterà un piccolo sforzo per godere di grandi benefici. Credetemi, it’s worth it!

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