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Fli-Lyte 3: il modello road running di Topo Athletic

Le due settimane dopo il Valtellina Wine Trail sono state all’insegna del recupero attivo: via libera a nuoto, yoga e allenamento funzionale. Concesse solo un paio di run settimanali. Era da tempo che avrei dovuto prendermi un periodo di scarico, per l’esattezza da quest’estate, ma per un motivo o per un altro non ho mai rallentato.

Ho approfittato per pensare al mio 2020. Sono una persona metodica, mi piace avere tutto sotto controllo, organizzato possibilmente nei minimi dettagli. Al tempo stesso sono una persona estremamente indecisa.

Che obiettivi darmi per l’anno nuovo?

L’aver ricevuto le Fli-Lyte 3 di Topo Athletic da testare è stato come ricevere un segnale.

Ho conosciuto Topo Athletic nell’ambito del trail running, provando e testando le Terravventure 2, Ultraventure e per ultime le Mountain Racer. Le Fli-Lyte 3 invece rientrano nella gamma dei modelli che il brand produce per il road running, la corsa su strada.

Pur essendo studiate e progettate per un uso diverso, anche le Fli-Lyte 3 conservano la caratteristica principale delle scarpe Topo Athletic, ovvero l’ampio toe box che consente di lasciare le dita dei piedi libere di muoversi permettendo così l’attivazione della muscolatura della catena cinetica. Se da un lato il piede in punta sarà libero nei movimenti, dall’altro la parte centrale del piede sarà ben avvolta e ancorata da un’allacciatura amplia che garantirà la giusta tenuta della scarpa.

Altra caratteristica che contraddistingue le scarpe di Topo Athletic è il drop decisamente basso, in questo caso di soli 3 mm, in continuità con la filosofia di natural running che il brand americano ha da sempre sposato.

La presenza del plantare Ortholite antimicrobico da 5mm dona loro quel tanto di morbidezza e flessibilità che tuttavia non va a sacrificare il ritorno di energia.

Osservando la tomaia si nota l’assenza quasi totale di sovrapposizioni stampate in modo da ridurre le frizioni. L’uso del mesh ingegnerizzato, oltre che a favorire la traspirabilità ne riduce anche il peso, che per il modello da donna è inferiore ai 200g, mentre per quello da uomo è di poco superiore.

Se come me siete soliti macinare km su km e siete abituati a utilizzare una scarpa protettiva e confortevole, la prima impressione che potreste avere calzando le Fli-Lyte 3 sarà quella di un brusco impatto sul terreno. Vi sembreranno decisamente secche. Ma d’altra parte questo è modello ideato e realizzato per correre distanze brevi.

Ottime quindi per lavori veloci, ripetute, fartlek e variazioni ad alta intensità. Le vedrei bene anche per qualche gara di 5k o 10k ben tirata. L’ampio spazio in punta consente alle dita, una volta toccato il suolo, di aprirsi bene e far presa sul terreno, andando a lavorare anche sulla propriocezione del piede, imparando a sfruttare al massimo la fase di spinta della rullata.

Indossando le Fli-Lyte 3 vien voglia di correre forte. Dopo aver provato la sensazione di sentire l’asfalto scorrere veloce sotto le suole chissà che non decida di cimentarmi in un nuovo tipo di sfida…

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