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Maratona: to-do-list

La prossima domenica, 8 aprile 2018, sarà ricca di eventi, infatti si correranno in contemporanea la maratona di Roma e quella di Milano. L’anno scorso ho corso, sotto un’acquazzone che non dimenticherò mai nella mia vita, la 23° edizione della maratona di Roma, su un percorso impegnativo ma anche suggestivo, che partendo da via Dei Fori Imperiali e dislocandosi per il centro storico della capitale racconta la sua storia. Quest’anno invece correrò la maratona della mia città, Milano. Sarà la mia prima partecipazione, e chissà se lungo il percorso definito “tra i più scorrevoli tra le city marathon italiane” riuscirò a raggiungere il mio personal best.

Come la sottoscritta, runner provenienti da tutto il mondo, si sono preparati all’evento tanto atteso, e forse anche un po’ temuto. C’è chi correrà i suoi primi 42.195 m, chi inseguirà il suo personal best, chi correrà per dimostrare a sé stesso che i limiti sono dei paletti che possono essere infranti. Arrivati a ridosso della gara, qualunque sia la motivazione per cui questi runner si riverseranno nelle strade delle due città come un fiume in piena, nessun dettaglio deve essere trascurato, per non compromettere i preparativi dei mesi precedenti.

Nel mio piccolo, ho acquisito un bagaglio di esperienza che ho pensato di condividere, scrivendo una to-do-list dell’ultimo minuto per riassumere tutto ciò che è bene fare o non fare prima di una sfida così importante.

  1. Poiché tutti vogliamo arrivare carichi, nel pieno delle forze il giorno della maratona, non dobbiamo strafare con gli allenamenti i giorni che la precedono; sarà sufficiente un lavoro veloce, per esempio un 3x1000m, magari da correre il mercoledì, e una corsa a ritmo rilassato il venerdì, per esempio un lipidico.
  2. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per ricaricare i muscoli; diamo spazio prevalentemente ai carboidrati, possibilmente non complessi, che in questo periodo dovrebbero coprire circa il 65-70% della nostra alimentazione; privilegiamo piatti semplici con cotture leggere, senza sperimentare o stravolgere le nostre abitudini; un bel piatto di pasta abbondante, ma non eccessivo, sarà la scelta ideale per “l’ultima” cena.
  3. In gara indossiamo solo abbigliamento già utilizzato e testato in allenamento per evitare che capi nuovi provochino fastidiosi sfregamenti: i pantaloncini o le calze nuove possono attendere.
  4. Corriamo con le gambe ma anche con i piedi, quindi assicuriamoci che siano curati: unghie tagliate, senza vesciche né pelle ispessita che può provocare fastidio, possiamo anche utilizzare dei cerotti specifici o della vaselina nei punti di maggior attrito.
  5. Meglio preparare ”l’armatura da battaglia” la sera prima, per non dover fare le cose di “corsa” e dimenticarsi dei capi: indumenti, scarpe, integratori, pettorale, spille da balia (io uso quelle magnetiche che sono comodissime) e la sacca con il cambio per il post-gara da lasciare al deposito borse.
  6. Per quanto riguarda il percorso possiamo decidere di conoscerlo e memorizzarlo oppure fare come la sottoscritta e decidere di scoprirlo strada facendo, senza prendere troppi punti di riferimento, ma lasciando che si definisca passo dopo passo.
  7. Assicuriamoci di dormire abbastanza per poterci svegliare riposati nonostante le nostre sveglie suoneranno all’alba. Non lasciamoci prendere dall’agitazione e rilassiamoci, magari anche con l’aiuto di una tazza di latte caldo, vaccino o vegetale, con un cucchiaino di miele. Il sonno è molto importante per noi runner, favorisce il recupero muscolare e permette di acquistare energia. Niente ore piccole sabato sera, tutti a letto presto ricordandoci di puntare la sveglia.
  8. La domenica mattina facciamo una colazione leggera, magari a base di fette biscottate integrali e marmellata senza zuccheri aggiunti, e beviamo una tazza di tè verde: avremo la giusta forza per partire senza però essere appesantiti.
  9. Ricordiamoci di idratarci durante tutta la corsa, a maggior ragione se le temperature si alzeranno, beviamo prima della partenza e durante la gara ai vari ristori, la nostra performance ne beneficerà.
  10. Corriamo con le gambe, la testa e il cuore, godiamoci la nostra gara e trasformiamo tutta l’emozione in energia che ci condurrà al traguardo finale!

IN BOCCA AL LUPO A TUTTI

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La primavera ai piedi con le Mizuno Waveknit R1
La mia Milano Marathon

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