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Triatleta per un giorno

Nell’ambiente sportivo si dice che il triatleta sia la naturale evoluzione del runner che, in cerca di nuovi stimoli, decide di cimentarsi in ben tre discipline. Se così fosse, per me non è ancora arrivato il momento, non mi andrebbe di sottrarre tempo alla corsa per dedicarmi al nuoto e alla bici. Ho ancora troppa voglia di correre, in fondo sono solo all’inizio. Tuttavia la curiosità che mi contraddistingue ha fatto sì che non mi tirassi indietro quando, Barbara, triatleta della mia squadra, il De Ran Clab, ha proposto a tutto il gruppo dei runner di partecipare al mini evento di triathlon indoor che si sarebbe tenuto domenica 25 febbraio presso il centro sportivo Enjoy Experience di Cernusco sul Naviglio. Insieme a me altri 11 runner si sono cimentati in questa nuova esperienza.

La prova consisteva in 450 m di nuoto, a seguire 5 km di bici e per concludere 3 km di corsa. Distanze che prese singolarmente per un triatleta sono “ridicole”, ma se combinate ed eseguite da atleti che non hanno un allenamento specifico non sono poi così banali.

Il ritrovo domenica mattina era alle 8:00, orario in cui si sarebbe tenuto il briefing iniziale, che si è svolto velocemente ma in maniera esaustiva. Gli organizzatori ci hanno fornito tutte le informazioni su come comportarci, soprattutto durante i vari cambi. L’orario di partenza era previsto per le 8:30, posticipato poi di un quarto d’ora. Io ero nella terza batteria, con il numero 16 segnato ben in vista sul braccio, quindi ho avuto tutto il tempo per entrare in vasca, ambientarmi e fare qualche bracciata di riscaldamento. Nuotare mi è sempre piaciuto, ho imparato a soli 3 anni ma purtroppo non riesco a dedicargli tutto il tempo che vorrei, così a volte nei ritagli di tempo mi rilasso andando in piscina.

7’53’’ il tempo che ho impiegato per la frazione di nuoto, l’istruttore che ha preso il tempo mi ha fatto i complimenti dicendo che era un buon tempo, dandomi così la carica per proseguire. Mi sono grossolanamente asciugata, infilata canotta, pantaloncini, scarpe e poi sono salita insieme ai componenti della mia batteria al piano superiore per affrontare la parte di bici.

Abbiamo utilizzato delle bici da spinning, tramite un computerino collegato sono stati calcolati i 5 km da percorrere. 6’01’’ è stato il mio tempo. Scesa dalla bici mancava solo saltare sul tapis roulant per l’ultima fase, quella che doveva essere per me più semplice, la corsa. Ho cominciato a sentire le gambe stanche e provate da tutti quei cambi, ma appena ho iniziato a correre si sono riprese, e ho chiuso i 3 km in 15’10’’.

Al termine della manifestazione abbiamo aspettato i risultati finali rifocillandoci con un ricco buffet preparato per l’occasione. Ci siamo scambiati impressioni e sensazioni sulla mattinata e ne è scaturito che le maggiori difficoltà si sono riscontrate nel nuoto. Non per me, che forse partivo avvantaggiata avendo una buona base consolidata negli anni. Ho trovato più complicato cimentarmi nelle tre prove in maniera consecutiva, dovendo fermarmi nel momento di ciascun cambio per poi ripartire da zero con un’attività diversa.

In totale, sommando i tempi di tutte e tre le prove, ho impiegato 29’04’’, non male per essere a un esordio e avendo corso il giorno precedente 15 km di lungo lento, perché la Milano Marathon è sempre il mio obbiettivo principale.

Questo triathlon indoor è stata una bellissima esperienza che consiglio a tutti i runner e che ha premiato come migliore atleta della giornata Barbara, la nostra triatleta organizzatrice. Non sono mancati premi per tutti, tra cui ingressi omaggio in piscina e al centro sportivo.

Durante questa giornata sono tornata un po’ indietro con il tempo a quando nuotavo costantemente e a quando frequentavo assiduamente le lezioni di spinning in palestra, è stato come fare un tuffo nel passato e magari questa è stata solo un’anticipazione di quello che mi prospetta il futuro!

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