BlogPensieri di corsa

Un squadra come famiglia: il De Ran Clab

“Ma non ti annoi a correre?” quante volte vi siete sentiti fare questa domanda? Vista dall’esterno la corsa può apparire monotona. Per renderla meno noiosa in molti ascoltano musica, altri trovano compagni di corsa con cui condividere gli allenamenti.

Io ero una di quelle persone solitarie che si vedono correre con lo sguardo fisso avanti e gli auricolari nelle orecchie, troppo concentrate sulla canzone che stanno ascoltando per accorgersi di cosa gli sta succedendo attorno. Questo era il mio modo di distrarmi. Non si trattava di cercare di indorare la pillola, ho sempre praticato sport individuali, sono stata abituata a lavorare da sola con me stessa. La musica serviva solo a rendere più piacevole le mie corse.

Tuttavia sono arrivata a un certo punto in cui mi sono resa conto che non avevo più voglia di correre da sola, ma di condividere la mia passione con altre persone. Messa da parte la Run Card con cui avevo corso le mie primissime gare, ho iniziato la ricerca di una squadra. Non avendo persone di riferimento che potessero consigliarmi mi sono affidata al mio intuito, e la scelta è ricaduta sulla squadra del paese dove sono cresciuta e ho abitato prima di trasferirmi a Milano: il De Ran Clab.

Devo ammettere che il nome ha suscitato da subito simpatia, e ho pensato che chi avesse scelto un nome ironico per la propria squadra non poteva che essere altrettanto divertente. Entrare a far parte di un gruppo già affiatato non è semplice per una persona introversa e timida come la sottoscritta. Se in più si aggiunge il fatto di essere una delle poche donne in un gruppo prevalentemente maschile e di essere la più piccola di tutto il team le cose non si semplificano. Dovevo conoscere e farmi conoscere. Ho incontrato un po’ alla volta gli atleti della sezione running e un po’ alla volta anche quelli della sezione cycling e triathlon. Domenica dopo domenica, tapasciata dopo tapasciata ho iniziato a memorizzare i volti, i nomi e le storie dei runner con cui di volta in volta condividevo l’allenamento. Ascoltare i racconti di ciascuno è stato per me motivo di ispirazione. Ho imparato a conoscere i miei compagni uno a uno, ciascuno con le proprie caratteristiche distintive e in men che non si dica mi ero perfettamente integrata, ero entrata a far parte in tutto e per tutto di questa grande squadra.

Spesso le idee migliori nascono per scherzo, quasi per gioco prima di prendere il volo e decollare verso grandi traguardi. Così è stato per il De Ran Clab, nata dall’idea di un ristretto gruppo di amici tapascioni che ha pensato di fondare una società sportiva dilettantistica. Il presidente, per tutti noi Pres, non credo si sarebbe mai immaginato che a distanza di pochi anni la sua squadra avrebbe potuto vantare circa 150 atleti suddivisi nelle varie discipline. Prezioso è stato il contributo di ciascuno dei membri del direttivo e dello staff, ma fondamentale per la crescita della squadra sono stati gli atleti, che con la loro passione hanno reso il DRC una grande famiglia.

C’è tanto lavoro dietro una società sportiva, me ne rendo conto ora, che da qualche mese sono entrata a far parte dello staff. È un impegno costante da parte di tutti, ma il lavoro è ripagato dalle soddisfazioni che si provano nei piccoli e grandi successi, come per esempio la grande partecipazione alle corse che organizziamo:

  • la Ueicap Ran, che si corre il primo sabato mattina di settembre, alle ore 6 per le vie di Vimercate per un totale di 6 km, giusto quello che serve per risvegliare i muscoli di prima mattina;
  • la Green Ran, ormai corsa cult di Cavenago Brianza che si tiene intorno a fine maggio, che offre tre opzioni di percorso, 7-14-21 km, e che si snoda tra i sentieri del Parco del Rio Vallone;
  • la Magnolia Run a fine giugno, che prevede 6 km da correre lungo le rive dell’Idroscalo indossando la maglia ufficiale della manifestazione logata Adidas, così come tutti i capi DRC.

Sono ormai due anni che faccio parte del De Ran Clab, e sono soddisfatta della mia scelta. Ho incontrato persone speciali, con cui ho condiviso bellissimi momenti che si sono fissati nella mia memoria come indelebili ricordi. Si sono creati forti legami di amicizia che vanno al di là della passione per la corsa. Si corre ma ci si ritrova anche per cene e aperitivi per il piacere di stare insieme.

Essendomi trasferita a Milano non riesco sempre ad allenarmi insieme ai miei compagni di squadra, ma anche se sono da sola so di non esserlo davvero, perché la mia squadra è sempre pronta a sostenermi e incoraggiarmi nelle mie imprese.

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